Siamo nel villaggio di Yagma, 30 km nella periferia di Ouaga. Prima facciamo tappa a una farmacia per comprare altri medicinali e con qualche difficoltà linguistica alla fine riusciamo a trovare quasi tutto.
Al villaggio ci aspettano un centinaio tra donne bambini e uomini del villaggio pronti per essere visitati.
Ci dividiamo. L’epatologa ed endocrinologa visitano i più grandi mentre io assisto la pediatra per visitare i bimbi.
Si iniziano le visite: quanto ha? di cosa soffre? ha mai avuto la malaria?
Le patologie più comuni riscontrate ai bimbi sono state: febbre, mal di pancia e ernia ombelicale, dettate sopratutto da una nutrizione molto povera fatta di riso e impasto di farine.
Distribuiamo latte in polvere e medicinali, e alla domanda: questo bambino deve mangiare proteine? Loro rispondono con un sorriso amaro: è troppo cara la carne!
Assistere una pediatra è stato un onore.
Sto imparando tantissimo al suo fianco sopratutto nel mantenere sempre sangue freddo e lucidità.
Il tempo vola e dopo una pausa pranzo veloce con banane e arachidi riprendiamo le visite.
Al termine della giornata, il villaggio ci saluta cantando e noi stravolti torniamo alla nostra base a Ouaga.
Domani ci trasferiamo al nord.
Notte mondo. Io crollo.
Mamma mia che bambolotti meravigliosi… goditi al meglio questa esperienza meravigliosa e dolorosa allo stesso tempo. Sono cose che ti arricchiscono dentro e ti rendono più speciale di quello che già sei.
Un bacio grande.
Sei propio una grande! Che bimbi meravigliosi! Tanto amor para ti Michi 😀