**(scroll down for English version)**
Perché in fondo quando rispondiamo:
“I come from Rome, Italy!” è facile, in un paese prevalentemente cattolico come l’Uganda, che scatti subito un’espressione tipo: “Oh, great! The Pope lives there!”
E da qui…si potrebbero aprire tante discussioni.. come è successo stamattina, quando nei campi ho incontrato Gervasio, un coltivatore. Stranamente e con grande gioia, parlava inglese, evitando cosi la traduzione simultanea in Rukiga che spesso crea una ulteriore barriera nella comunicazione.
Sono bastate poche parole… e tra noi è scattata subito quella sana voglia di condividere e raccontare il proprio paese, le proprie origini.
A tal punto che mi ha accolto nella sua casa e con carta e penna ho dato sfogo alle mie curiosità. Sentire i racconti di come hanno vissuto nel ’62 l’indipendenza dagli inglesi o il regime di Idi Amin negli anni ’70 e poi quello di Obote negli anni ’80 o come hanno accolto i Tutsi dal Rwanda durante il genocidio nel ’94.
Non conoscevo la storia di questo paese fin quando non ho avuto la fortuna di caderci dentro e respirarlo a pieni polmoni.
Pura magia!
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As soon as you say “I come from Rome, Italy!” is very possible that, in a predominantly Catholic country like Uganda, you will be greeted with “Oh, great! The Pope lives there!”
And from here… we could open so many discussions… just like this morning when I met Gervasio, the local farmer. Surprisingly and with great joy, he spoke English, so we avoided the simultaneous translation in Rukiga language, which often creates a barrier in communication.
Just few words were enough… and we both felt the strong desire to share and describe our countries and our origins. It was such an enthusiastic conversation that he welcomed me in his home and with paper and pen I unleashed my curiosity. He told me the incredible history of his people, the Independence from the England in 1966, the regime of Idi Amin in the ’70s and then the regime of Obote in the 1980s, or how they welcomed Tuts from Rwanda during the genocide in ’94.
I did not know the history of this country, but I was lucky enough to experience it in first person and breathe it in with full lungs.
Pure magic!